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Il tempo e l’adozione, l’esperienza di un A.S. padre adottivo – L’idoneità genitoriale

Vorrei proporre alcune riflessioni sul tema del tempo nel mondo dell’adozione, visto da due punti di vista quasi opposti: i servizi sociali e la coppia, prima in attesa poi alle prese con la straordinaria esperienza adottiva.

Il tempo nell’esperienza adottiva è un elemento che si trasforma, che muta in relazione alla fase che si sta vivendo. È un elemento volte buffo e spesso interessante: gioca a tuo favore quando aspetti perché trascorrendo non può che avvicinarti alla meta, e allora ogni giorno che passa è un giorno in meno verso un traguardo che non si sa bene quando arrivi.

La stessa dimensione ha invece aspetti molto diversi se la si vive dall’interno dei servizi sociali. Arriva la comunicazione del Tribunale per i Minorenni: la coppia ha presentato la disponibilità all’adozione e il giudice li aspetta per una certa data. Ecco, la data dell’udienza, un conto alla rovescia che fa partire una revisione dell’agenda: entro tre mesi deve partire la relazione. Di primo impatto c’è poco tempo, bisogna stringere, c’è sempre troppo poco tempo a disposizione, con tutte le cose che ci sono da fare.

Ma il tempo è una dimensione estremamente volubile…

Coppia. La cancelleria del Tribunale aveva detto che ci avrebbero chiamato in fretta, ma sono già passati sei giorni e nulla. Insomma, noi siamo qui, i bambini negli istituti sono tanti e ogni giorno che passa per loro è terribile, perché non si muove niente? Perché il tempo scorre così lento?

Servizi. Dunque, la lettera del TdM per l’indagine adottiva dov’è? Ah, ecco, domani li chiamo, magari segno già i primi colloqui. C’è tempo. Però forse è meglio aspettare la conferma di quella riunione con la salute mentale prima di convocarli. Un giorno in più o in meno non cambia nulla.

Coppia. Finalmente hanno telefonato! L’assistente sociale ci vuole vedere la prossima settimana. Finalmente, ma che avrà di tanto importante da fare per non averci chiamato prima? Speriamo faccia in fretta. Chissà cosa ci chiederà: oddio, dobbiamo sistemare la casa, ha detto che vuole vedere dove abitiamo, eppoi magari la casa è troppo piccola, dobbiamo ripulire la cameretta e prepararla… Dobbiamo fare in fretta! La vita prosegue, ma la testa è sempre e solo a quel colloquio. Saremo dei buoni genitori? Come si fa a dimostrarlo in pochi minuti di colloquio? Ma che sono, indovini?

Servizi. Chiamati. Mi sono sembrati tranquilli. Strano, di solito le coppie sono piuttosto emozionate e tese, chissà cosa si immaginano che gli si chieda. Ma tutelare il bambino che verrà è troppo importante. Speriamo di restare nei tempi, ma proprio questo mese c’è il report per la domiciliare da preparare, devo sostituire la collega al distretto e preparare due relazioni per le esenzioni della mensa alle elementari. Eventualmente si slitta di qualche giorno, che sarà mai?

Coppia. Che ansia, fra poco si entra dall’assistente sociale. Chissà cosa vorrà sapere: perché volete adottare, perché non avete figli, dove lo metterete, cosa gli insegnerete. Cosa dobbiamo dire? Bisogna pensarci in fretta. Ma come si fa a capire qual è la risposta giusta? E in così poco tempo? E se dicessimo una cosa sbagliata?

Servizi. Bene, siamo a metà dell’opera, ora la visita domiciliare poi aspettiamo la relazione della psicologa e implementiamo il giudizio finale. Come sempre la coppia cerca conferme da me di quello che pensa e che dice. Quando lo capiranno che non c’è una risposta “giusta” ma solo tante storie di vita, la necessità di voler amare ed essere amati e la “semplicissima” consapevolezza di rivoluzionare la propria esistenza? Certe maturazioni però comportano tempi a volte lunghi.

Coppia. È quasi andata. Ora manca la visita domiciliare e l’ultimo colloquio con la psicologa. Finora sembra sia andato tutto bene, non pare che abbiamo detto cose sbagliate, meno male. Chissà perché non capiscono che vogliamo solo una famiglia…

Servizi. Eccoci, la relazione è quasi pronta, la coppia ha finito anche con la psicologa: tutto ok. Li rivediamo l’ultima volta e poi si manda tutto al TdM. Anche questa è fatta. È sembrata più lunga del solito, la pratica…

Coppia. Ci siamo, il grande giorno è arrivato. Oggi ci leggeranno la relazione, speriamo che vada tutto bene, non sembra neanche che siano passati tre mesi! E fra poco si va dal giudice, speriamo che il tempo passi in fretta come ha fatto finora!

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