Questo sito utilizza diversi tipi di cookie, sia tecnici sia quelli di profilazione di terze parti, per analisi interne e per inviarti pubblicità in linea con le tue preferenze manifestate nell'ambito della navigazione.
Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui.
Se chiudi questo banner o prosegui la navigazione acconsenti all'uso di tutti cookie.

| |


Spazio libero per la tua pubblicità,
contattaci »


La pedofilia entra nel codice penale

La parola pedofilia deriva dal tema greco παῖς, παιδός (bambino) e φιλία (amicizia, affetto).
In ambito psichiatrico la pedofilia è catalogata nel gruppo delle parafilie, ovvero tra i disturbi del desiderio sessuale, e consiste nella preferenza erotica da parte di un soggetto giunto alla maturità genitale per soggetti che invece non lo sono ancora, cioè in età pre-puberale. Il limite di riferimento di età varia da persona a persona (poiché ogni individuo raggiunge la maturità sessuale in tempi diversi), ma oscilla generalmente tra gli 11 e 13 anni.
Nell’accezione comune, al di fuori dall’ambito psichiatrico, talvolta il termine pedofilia si discosta dal significato letterale e viene utilizzato per indicare quegli individui che commettono violenza attraverso la sessualità su di un bambino, o che commettono reati legati alla pedopornografia. Questo uso del termine è inesatto e può generare confusione. La psichiatria e la criminologia distinguono i pedofili dai child molester (molestatori o persone che abusano di bambini); le due categorie non sono sempre coincidenti. La pedofilia è una preferenza sessuale dell’individuo o un disturbo psichico, non un reato. La pedofilia definisce l’orientamento della libido del soggetto, non un comportamento oggettivo. Vi sono soggetti pedofili che non attuano condotte illecite, come si hanno casi di abusi su bambini compiuti da individui non affetti da pedofilia.
E’ del 19 settembre la notizia che finalmente dopo anni la pedofilia è entrata a fare parte del CODICE PENALE.
Il Senato, dopo tre anni, ha dato il via libera definitivo al provvedimento contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale sui bambini, approvando all’unanimità la ratifica della Convenzione per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, siglata a Lanzarote nel 2007.
La Convenzione si impegna a rafforzare la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, adottando criteri e misure comuni sia per la prevenzione del fenomeno, sia per il perseguimento dei colpevoli e la tutela delle vittime.
La Lanzarote è stata sottoscritta da 41 Stati: l’Italia l’ha fatto il 7 novembre 2007. Sono 9 ad oggi gli Stati ad averla ratificata, ai quali si aggiunge l’Italia: Albania, Danimarca, Francia, Grecia, Malta, Olanda, San Marino, Serbia e Spagna.
Nel codice penale viene inserito l’articolo 414-bis sull’istigazione a pratiche di pedofilia e pedopornografia e l’adescamento di minorenni.
Dopo tanti anni finalmente, i bambini avranno più giustizia e saranno più tutelati ma questo è solo l’inizio, occorre partire da qui e continuare a fare prevenzione, informare, vigilare ed educare i nostri bambini all’uso di internet, senza diventare opprimenti ma insegnando loro con serenità e tranquillità…siamo solo all’inizio di un lungo percorso.

Articoli Correlati

  • Non ci sono post correlati

1 commento Leave a comment »

  1. un articolo veramente esplicativo e indicativo…nn manca nnt,ottimo passo avanti della giurisprudenza in materia minorile..

    Commento by diego longobardi — 22 Ottobre 2012 [Permalink]

Leave a comment


Notice: Undefined variable: user_ID in /var/www/AssistentiSociali.org/blog/wp-content/themes/assistentisociali/comments.php on line 39