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Dove, quando e come i sordi italiani sono protagonisti per la Pubblica Amministrazione?

Sul discorso di fine anno 2008 si era espresso da Napolitano che “…ci unisce una grande passione per il bene comune del Paese e della gente.” e Bagnasco vide che “…bisogna anche sottolinere la necessità di venire incontro ai veri diritti individuali e ai sui valori perciò chiediamo coerenza dai politici. Ma questo impegno vale per tutti, non solo per una categoria. Da parte mia non c’è nessuna difficoltà ad avvicinare la gente.”

Ebbene, nel ventunesimo secolo cioè oggi, esistono ancora non-udenti che si fanno in quattro per trovare ognivolta un po’ di tempo da trascorrere equamente tra le loro conoscenze, sia politici sia spiritualisti che sono prevalentemente normodotate. Si, per molte persone svantaggiate esistono ancora gli amici e i colleghi che si interessano solo ai loro comodi e mai a venire incontro al loro amico incompreso e alle sue limitate capacità verbali.

Non ci sorprende che d’ora in avanti, la maggioranza dei sordi italiani non ha più la volontà di riuscire a coinciliare con lo Stato italiano, per non parlare del Vaticano perchè qualche passo in avanti lo sta facendo giusto per evitare che qualche altro credo religioso vada a ruba di adepti diversamente abili. Se qualcuno è in grado di ascoltare la “voce” dei sordi, sa quando e dove trovarla!

Dove, quando e come i sordi italiani sono protagonisti per la Pubblica Amministrazione?

Per chi desidera occupare un impiego dove il benessere psicologico, la lingua dei segni e il contatto diretto con qualsiasi interlocutore sono i veri protagonisti allora il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana è la soluzione necessaria.

La maggior parte della Pubblica Amministrazione offre una scarsa qualità, servizi arretrati e strutture malmesse. Quasi in nessuna parte le persone sorde si sentono di casa perchè la pubblica amministrazione non è mai pronta, appunto, a venire incontro a qualunque tipo di esigenza. Per i sordi più esigenti le strutture ricettive della PA sono inesistenti, oltre ai ridicoli sconti nelle attività convenzionate e nei locali più “in”.

Purtroppo la Pubblica Amministrazione non offre ai cittadini italiani servizi all’avanguardia e strutture qualificate ideali per un dialogo senza equivoci e pieno di importanti momenti da condividere con chi si vuole senza dover escludere nessuno come adesso accade, invece, insieme a chi non sa intendere una lingua dei segni.

Neanche si sono adeguati a certi tipi di richiesta (ribadisco che si tratta delle necessità delle persone sorde nel pieno rispetto della loro identità culturale – SORDA – e linguistica – LiS -) per ottenere, tra gli altri servizi: assistenza medica in L.i.S. e fisioterapica, possibilità di scegliere la ricezione dei messaggi in modo istantaneo (ad esempio DTS, FAX, SERVIZIO PONTE, E-MAIL), manifestazioni capaci di accogliere anche una sola persona sorda, professionisti non-auDisti, percorsi legali con accompagnamento, assistenza d’ufficio e molto altro ancora.

Sempre nella Pubblica Amministrazione, per i cittadini sordi, non è possibile praticare ogni genere di azione sociale e tenersi sempre aggiornati: dalla circolare, all’evento culturale, alla manifestazione politica, alle conferenze, al saluto del sindaco, ai discorsi del presidente del consiglio, etc.

Per chi vuole non è neanche possibile cimentarsi in dibattiti e per i più coraggiosi le assemblee non mettono a disposizione il servizio di interpretariato italiano-L.i.S. oltre ai servizi richiesti apposta per venire incontro alle esigenze dei sordo-muti e dei loro familiari, un segnante L.i.S. in ogni ufficio PA, e un pratico servizio di consulenza su tutto ciò che concerne la Cultura Sorda come minoranza e la sua Lingua dei Segni.

Per l’integrazione fra normodotati e non-normodotati la lingua dei segni è anche l’occasione per trascorrere momenti tra vari locali dove fare nuovi incontri o semplicemente rilassarsi dialogando con chiunque al ritmo del corpo umano (ricordate gente che l’oralismo per le persone sorde non è mai un momento di relax, ma è un altissimo fonte di stress e di inappagabili frustrazioni). Molte persone non sanno neanche a che cosa serve “rilassarsi” perciò la comunità sorda si trova troppo spesso a ricevere battaglie da vivaci normodotati e dai perditempo.

La maggior parte delle associazioni in Italia sorgono proprio in seno all’Ente Nazionale dei Sordomuti di vecchio stampo e accolgono persone che riempiono le tantissime lacune sociali e che difficilmente possono essere inascoltati.

I raduni della comunità Sorda in ogni parte dell’Italia e all’estero sono anche caratterizzati da un allegro e vitale centro di ritrovo, meta anche di tanti udenti in cerca di bei momenti da condividere, seminari, spettacoli dal vivo, buona arte e tradizione culinaria.

Vive sono le tradizioni locali che in ogni evento si mescolano ai discorsi che restano nel cuore.

Per chi cerca un raduno all’insegna dello sport e dell’avventura diverse organizzazioni sanno regalare in ogni periodo dell’anno momenti indimenticabili in numerosi centri di ritrovo sparsi su tutto il pianeta Terra.

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