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Progetto Nexus

Nexus è l’unico progetto presentato dalla cooperazione sociale approvato nell’area del Friuli Venezia Giulia e si pone l’obiettivo di ricercare, sperimentare e promuovere nuove forme di integrazione tra i servizi pubblici e il privato sociale finalizzate all’integrazione sociale dei soggetti svantaggiati. Nexus è promosso da quattro consorzi di cooperative sociali e quindici fra enti pubblici e del privato sociale che operano nel Friuli Venezia Giulia.

OBIETTIVI GENERALI

NEXUS si propone quale strumento per la promozione degli interessi generali della comunità, e del riconoscimento dei diritti dei cittadini in situazione di svantaggio e della produzione di opportunità per il superamento di tali difficoltà. Per tradurre concretamente tali finalità, Nexus opererà attraverso la costruzione di partnership di progettazione locale capaci di pensare e proporre iniziative di sviluppo integrato tra sistema dei servizi di welfare, sistema imprenditoriale e produttivo, circuiti di integrazione lavorativa.
In fase di presentazione del progetto si ribadisce che gli obiettivi già individuati, in particolare:
· superare la discriminazione del lavoro sociale, specie di donne, attraverso il rafforzamento delle culture professionali e d’impresa ed il loro adeguamento alle trasformazioni legislative e sociali in corso nel Paese e nei territori di riferimento individuati;
· costruire modelli partecipati di sistemi di qualità dei servizi sociali fra committenti pubblici, fornitori del privato sociale, utenti finali, comunità locali
· promuovere buone prassi per l’integrazione lavorativa e lo sviluppo di impresa con soggetti marginali nel mercato del lavoro;
· sperimentare l’avvio di nuovi settori produttivi dell’impresa sociale
· sviluppare una serie di azioni collegate di sperimentazione, formazione, consulenza, orientate ad adattare le imprese al cambiamento del settore di riferimento, in sintonia con gli indirizzi della riforma del sistema dei servizi sociali
· promuovere le capacità delle imprese di attuare risposte aderenti ai bisogni dei soggetti svantaggiati.

Tali azioni sono intimamente correlate alle capacità dei soggetti attuatori di implementare una metodologia orientata alla creazione di forti raccordi tra il privato sociale, enti pubblici e comunità locali di riferimento (soprattutto nelle loro rappresentanze associative). Per quanto riguarda la strategie generale di Nexus si ribadisce la necessità di elaborare un sistema di “dialogo e di partecipazione attiva” di tutti i soggetti della filiera del terzo settore.

Si tratta quindi di costituire una partnership di soggetti diversi, per origine, per ruolo, per scopi, ma raggruppati in una strategia comune, che per la prima volta, vede protagoniste alla pari con i soggetti pubblici, le imprese sociali di tipo A, le imprese sociali di tipo B, e l`associazionismo operante nei territori.

La strategia elaborata prevede quindi di procedere per “tavoli di lavoro” che saranno sia tavoli locali sia tavoli tematici. Ai tavoli siederanno i rappresentanti delle imprese, i rappresentanti dei lavoratori, i rappresentanti degli enti pubblici, i rappresentanti delle associazioni di categoria, i rappresentanti degli utenti finali.

In considerazione della significativa riduzione delle risorse economiche a favore del progetto, in fase di presentazione del progetto si è deciso di rivedere parzialmente la progettazione delle singole attività, in funzione delle priorità individuate dai partner, ribadendo la strategia generale del progetto. Pertanto si è deciso di mantenere i principali elementi della strategia e cioè:

· attività di ricerca

· i percorsi di intervento locale

· i tavoli per l’accreditamento, la società mista e la valutazione dei servizi

· il marketing sociale

· la formazione

Sono stati invece modificate alcune sottoarticolazioni della strategia generale, specie per quanto riguarda la ricerca in relazione all’applicazione del sistema degli assegni di servizio (voucher), alcuni aspetti relativi alla formazione, che mantiene però una presenza funzionale alle azioni previste. Anche alcune iniziative relative al marketing sociale sono state ridimensionate.

L’ATTIVITÀ DI RICERCA SUI POTENZIALI BACINI DI RISCHIO

Tale iniziativa progettuale rientra nell’obiettivo specifico di inclusione sociale delle nuove emarginazioni, priorità condivisa dalle imprese private, dai soggetti pubblici, nonché dalle associazioni di rappresentanza dei lavoratori. In considerazione della riduzione del budget disponibile si è deciso di limitare l’attività di ricerca sulle nuove povertà ad un’analisi documentale e statistica, limitando l’uso degli strumenti più onerosi, quali le interviste quantitative e qualitative, la costruzione di nuovi data base, ecc. La metodologia della ricerca sarà perciò di tipo documentale, bibliografica, e di interviste mirate ad operatori del settore ed al gruppo target individuato. Fra gli strumenti che verranno utilizzati possiamo da subito elencare le banche dati nazionali, regionali e di settore. Tuttavia per raggiungere l’obiettivo di NEXUS, risulta necessario descrivere i nuovi scenari sociali, in cui operano le cooperative ed i soggetti pubblici coinvolti. La ricerca quindi si proporrà di individuare le tipologie di nuova povertà ed emarginazione, in funzione della definizione di strumenti atti a creare un miglior rapporto tra servizi e imprese (riforma della categorie di svantaggio previste dalla legge 381/91).

GLI INTERVENTI LOCALI DI SPERIMENTAZIONE

In questo ambito, si è visto accrescere l’interesse generale delle amministrazione pubbliche e delle imprese a progettare e realizzare, diverse attività di carattere sperimentale, che permettano di testare nuovi modelli di intervento. Il progetto ha individuato le singole attività sperimentali nelle diverse aree di intervento. Le iniziative saranno oggetto di una dettagliata attività di progettazione, realizzazione, valutazione e diffusione. In tutte le sperimentazioni si cercherà di anticipare le condizioni di regolazione del rapporto tra domanda e offerta di servizi, che saranno determinate dall’applicazione della riforma delle politiche sociali (Legge 328/00), per consentire azioni di sostegno alle cooperative sociali, per avviare nuove attività, innovarsi sul piano della qualità dell’occupazione e delle prestazioni offerte, e quindi di adattare l’impresa ed i lavoratori, ai nuovi scenari che si aprono nel ridisegno del sistema di Welfare dell’Unione Europea. In alcuni casi le sperimentazioni serviranno alle imprese per testare nuove linee di produzione in collaborazione con soggetti pubblici o imprese private.

LA MESSA A REGIME DEL PROGETTO:
LA VALUTAZIONE, L’ACCREDITAMENTO E LE SOCIETÀ MISTE

In questo ambito durante la realizzazione della Azione 1 si è evidenziata la necessità di meglio calibrare gli sforzi dei partner, sia sotto l’aspetto delle risorse economiche allocate, sia per quanto concerne la tempistica di gestione di un processo di accreditamento o di costituzione di società mista. Pertanto si è deciso di orientare il processo di miglioramento della qualità dei servizi erogati dai soggetti del terzo settore, non solo attraverso forme di accreditamento e società mista, bensì anche con l’utilizzo di strumenti di valutazione intermedi, quali il bilancio sociale e la carta dei servizi. Quindi i processi per l’accreditamento e le società miste sono anche focalizzati su obiettivi intermedi, quali la definizione di strategie e metodologie di valutazione comuni tra privato sociale e pubbliche amministrazioni. Questa strategia progettuale trova realizzazione nei “tavoli tematici di accreditamento o della progettazione e valutazione dei servizi”. Inoltre si darà rilievo alla costruzione delle ‘carte dei servizi’ delle imprese sociali coinvolte, intese come strumento di comunicazione privilegiato tra privato sociale e cittadino. La costituzione della Società Mista si pone in sintonia con questa strategia un progetto imprenditoriale a più ampio respiro ed unisce, alle evidenti convenienze economiche, il vantaggio di costituire il punto di riferimento per tutti i soggetti operanti nella rete di Welfare, nella costruzione di un sistema integrato, che mette assieme il meglio delle risorse pubbliche e private, L’applicazione del modello di società mista nei servizi ad alta integrazione sociale e sanitaria sarà analizzato alla luce delle strategie di integrazione tra pubblico e privato sociale, in quanto modalità concreta di consolidamento della partnership.

I PERCORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DI NEXUS

Durante la discussione è stata ribadita l’importanza dell’attività formativa e si è deciso di concentrare l’attività in alcuni filoni specifici, già individuati nella proposta di candidatura. Laddove possibile l’attività di formazione intende realizzare in maniera congiunta la formazione del personale delle imprese e dell’amministrazione pubblica. I corsi di formazione sono stati strutturati nel seguente modo: Corso sulla valutazione della qualità dei servizi;Corso sul bilancio sociale; Corso sulle carte di servizio;Corso sul centro servizi; Corso sul Sistema integrato di servizi e interventi nell’area sociosanitaria (Società mista).

LA STRATEGIA PER GARANTIRE LE PARI OPPORTUNITÀ FRA I GENERI

La rete di partnership garantirà l’accessibilità di ogni tipo intervento progettuale sia a uomini che donne in condizioni di parità. Essa adotterà, sin dalla fase di progettazione di dettaglio, la prospettiva del gender assessment, ossia la valutazione dell’impatto delle azioni previste su uomini e donne.

PARTNERS

Consorzi di cooperative sociali
I consorzi di cooperative sociali promotori del Progetto Nexus sono suddivisi per tre aree territoriali

1. L’area giuliana, i cui consorzi promotori di riferimento sono:

Per l’Impresa Sociale” Consorzio Cooperativa Sociale, Soc. Coop. a r.l. ONLUS, Interland Consorzio per l’integrazione e il lavoro.

2. L’area friulana, il cui consorzio promotore di riferimento è: “C.O.S.M.”

Consorzio Operativo Salute Mentale C.O.S.M.

La COSM (Consorzio Operativo Salute Mentale di Udine) è una cooperativa sociale che ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità per la promozione umana e all’integrazione sociale delle persone. Offre un ventaglio di soluzioni che spaziano in diversi ambiti di servizio. La Cooperativa COSM, grazie alle 9 cooperative consorziate, offre innumerevoli servizi sociali, dalle pulizie al verde, dai servizi socio-sanitari educativi alla formazione e progetti, dal servizio pubblico fino al terziario industriale.

Le cooperative consorziate che collaborano con la nostra struttura sono: AGANIS SOCIALE Cooperativa Sociale a r.l., ARCOBALENO Cooperativa Sociale a r.l., ART.CO. BASSA FRIULANA Cooperativa Sociale, CRAMARS soc. coop. a r. l., Cooperativa non sociale, ITACA Cooperativa Sociale.

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