La follia nella narrativa di Luigi Capuana
Ho affrontato nella mia tesi il tema della follia nella narrativa di Luigi Capuana con l’intento di capire in quell’epoca storica come veniva affrontato lo stigma della malattia mentale. La letteratura dell’epoca di Luigi Capuana metteva in luce i grandi cambiamenti sociali,politici,e filosofici iniziavano con l’affacciarsi del nuovo secolo. Attraverso l’attenta analisi di noti critici letterari, si è evidenziato, che più di ogni altra, la figura femminile sapeva delineare il disagio che la nuova era andava proponendo all’uomo. Un uomo sempre più in difficoltà nell’elaborare nuovi schemi che la società in continua metamorfosi pretendeva. In particolare la follia delle donne evidenziava tutte queste dinamiche. L’amore viene quasi visto come,nel saggio della Fernetti, la manifestazione di una patologia…”Pathologia amoris” e non come il naturale desiderio che oggi noi conosciamo.
Sarà poi con Freud che l’amore sarà considerato come una pulsione salvifica e l’assenza di amore l’inizio di tutta una serie di patologie prime fra tutte l’isteria. Attraverso una carrellata di autori della critica letteraria internazionale e di citazioni da me ricercate ho potuto evidenziare quanto fosse pesante il destino che attendeva le protagoniste delle opere di Luigi Capuana.
Le sue eroine son vittime di un destino che le porta alla morte o alla follia ma non sempre ad esempio in Profumo, Eugenia, la protagonista riuscirà attraverso la saggia scienza del dottor Mola a superare un momento difficile,
In “ Profumo” Capuana delinea la figura di Eugenia, devota sposa, vittima di un caso di steria che si manifesta attraverso l’emanazione, dalle sue mani,di un intenso profumo di zagara (il nuziale fiore d‘arancio). In conclusione è attraverso lo studio di questo periodo letterario e storico è apparso evidente che i cambiamenti sociali che ieri preoccupavano l’uomo,oggi ancora son motivo di angoscia nell’uomo di oggi.
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Tesina interessante
Commento by daniela — 23 Maggio 2012 [Permalink]