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Junior Training, un modo nuovo per crescere e far crescere

La cosa più importante per il tuo bambino? Che tu impari ad osservarlo e ad essere presente mentre sei con lui! Come fare? Svuota completamente un angolo della sua stanza, lascia in quell’angolo solo un tappeto e poni su di esso alcuni giochi che conosce già, alcuni oggetti di uso comune e qualche gioco nuovo. Se puoi invita qualche altra mamma con il suo bambino.

Tu e la tua amica sedetevi fuori dal tappeto, dai ai bambini poche regole e osserva…..

Come si comporta con questi oggetti? Si siede a giocare e ogni tanto ti guarda per vedere se lo stai guardando? Chiede continuamente il tuo intervento? Lo mostra al suo amico e cerca di convincerlo a giocare con lui? In quanti modi cerca di scoprire che cosa è quella cosa che ha in mano e a cosa può servire? E tu quanto riesci a non intervenire subito nel gioco suggerendogli che questo è….. e serve a…..

Junior Training nasce dopo vent’anni di ricerca condotta da Patrizio Paoletti e il suo gruppo di ricercatori, mossi dalla voglia di dare risposta alle centinaia di genitori che chiedevano come educare i loro figli per assicurargli una vita più sana e armoniosa.

Perché lo chiedevano proprio a lui? Perché da lunghi anni egli è punto di riferimento per centinaia di persone che vogliono migliorare la qualità della loro vita o si sono annoiati della vita che fanno e desiderano una vita più orientata.

Orientamento che hanno trovato frequentando i suoi seminari e frequentandolo personalmente.

Egli, in vent’anni di lavoro, ha messo a punto un sistema organizzato di metodi e tecniche volti al miglioramento della qualità della vita e allo sviluppo del potenziale umano.

Così vent’anni fa Patrizio e un gruppo di ricercatori si è messo al lavoro per rispondere ai quesiti che da sempre i genitori si pongono circa l’educazione dei propri figli.

Molti bambini sono stati osservati e monitorati, durante le loro attività di gioco e d’interazione con gli amichetti, alla ricerca del funzionamento di base della loro mente e del loro cervello ancora così permeabile a qualunque impressione arrivi dall’esterno.

Essi vivono infatti senza pregiudizi di sorta, senza quel “pre” che a noi adulti ci fa dire “so già”, “già fatto”, “questo so come si fa”, impedendoci di essere nuovi all’esperienza e di gustarci ogni volta le cose come se fosse la prima.

Osservando i bambini ci siamo accorti che sono seri nel gioco della vita e si meritano dunque la stessa serietà da parte nostra nell’orientarli al mantenimento di questa attitudine alla ricerca.

Essi sono apparsi ai nostri occhi di ricercatori attenti e interessati, come esseri che continuamente si chiedono e chiedono alla vita la novità, anche in un gioco che hanno fatto mille volte.

Anche tu certamente avrai osservato che tuo figlio è un po’ maniacale, un po’ ossessivo, soprattutto se molto piccolo. Si innamora di un gioco o di una fiaba e vuole sempre quella, come mai? Certamente te lo sarai chiesto anche tu, come noi. Noi ci siamo detti che per lui quella fiaba e quel gioco non sono affatto sempre la stessa fiaba e lo stesso gioco, egli ogni volta interagisce con quello stesso oggetto in maniera nuova, ogni volta ascolta la stessa fiaba in maniera diversa immedesimandosi in un altro personaggio.

Verso cosa orientarlo allora se non verso il mantenimento di questa attitudine, la capacità di interagire con gli eventi in maniera sempre nuova?

E ancora come appassionarli alla conoscenza e all’acquisizione di nuovi dati?

La mente dei bambini, soprattutto dei bambini molto piccoli, è come una spugna, essi sono felici di nutrirsi di qualunque cosa e amano fare esperienza usandosi appieno e senza riserve.

Essi ci hanno insegnato che sono interessati a tutto e allora si può sin dai primi mesi di vita presentargli qualunque cosa dal dipinto più famoso di Leonardo Da Vinci alle note musicali, basta sapere come farlo. Ed è proprio questo che insegniamo ai genitori che vengono al nostro corso.

Chiunque tu sia, si sentono dire appena arrivano al Junior Training, sono sostanzialmente due le cose che puoi fare assumere dati e organizzarli in maniera differente.

La tua mente non muta con l’età ciò che cambia è la velocità di acquisizione del dato perché come avrai notato da un certo punto in poi la mente rallenta la sua capacità di interagire con gli eventi e questo……

Il nostro seminario appena nato, in questa forma, prevede la partecipazione dei genitori e dei bambini insieme, nell’idea che sia il genitore a fare da mediatore nelle nuove scoperte che i figli faranno.

Si perché i pilastri su cui tutto il seminar si regge sono due: la mediazione e la traslazione

Per mediazione intendiamo non una ricerca del medio agire nel senso proprio del termine ma, piuttosto un avvicinamento del “più grande al più piccolo”. Ciò che favoriamo é la capacità di osservare il bambino e chiedergli di produrre quello che già sa fare con un quid in più che rappresenta la sua crescita di quel momento. In questo modo egli sentirà che l’esperienza che ha fatto gli appartiene completamente e potrà traslarla negli altri piani della sua vita.

Il gioco consiste nell’imparare la procedura.

E per farlo noi mettiamo a disposizione un metodo e delle tecniche sviluppate in questi anni di allenamento all’osservazione.

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