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GENITORI e FIGLI …che rottura!!

Un manuale di istruzioni? No di certo.
Il lavoro elaborato da Roberto Drago, operatore sociale con una lunga esperienza maturata nel campo della riabilitazione dei tossicodipendenti e genitore di due figli in età adolescenziale, e Giampiero Ricino, sociologo, anche lui impegnato nella riabilitazione dei tossicodipendenti e genitore di due figlie in tenera età, è frutto di un lavoro di rete tra le scuole e i servizi sociali della provincia di Pesaro-Urbino con le ASL, gli insegnati, gli educatori e alcuni genitori.

Alla riunione che si è tenuta il 5 novembre 2008 nei locali della provincia di Pesaro, erano presenti molti genitori per questo incontro finalizzato a mettere in evidenza comportamenti stereotipati degli stessi genitori e dei ragazzi adolescenti. La serata è stata introdotta da Maria Teresa Borghi, professoressa di scuola superiore, e dall’assessore alle politiche sociali della provincia di Pesaro-Urbino, Graziano Ilari.

Durante la serata, sono state illustrate alcune “tipologie” di ragazzi, stereotipi perfetti che identificano la loro personalità, ma anche la loro individualità, il loro bisogno (o la mancanza di tale necessità) di farsi notare e di integrarsi nel contesto sociale in cui vivono, i messaggi e le provocazioni che lanciano ai genitori.
Accanto alla figura dei figli, gli stereotipi forse esasperati dei genitori: persone che non sempre riescono a recepire i segnali che i figli lanciano, che hanno difficoltà a stimolarli e individuarne i bisogni, a concedere loro fiducia e lasciarli sbagliare da soli, genitori a volte assenti.
Molti dei presenti si sono identificati in più di uno dei modelli proposti (per fortuna nessuno è tanto limitato da appartenere ad un’unica categoria!). Nel dibattito che ne è seguito, c’è stato modo di evidenziare come i ragazzi hanno un forte bisogno di essere stimolati ed indirizzati in alcune delle loro scelte, ma anche di come gli stessi ragazzi siano in una fase dove affermano e fortificano la loro individualità.
Mestiere difficile anche per i genitori, spesso inquadrati in comportamenti “adolescenziali”, che difficilmente riescono a rompere gli schemi per aiutare i figli a crescere nel modo migliore.

Una certezza: comprensione, affetto, tenerezza e gratitudine, sono elementi indispensabili in una qualsiasi relazione tra genitori e figli. Una trasgressione alle regole, va punita in maniera proporzionale all’entità della trasgressione stessa… ma il dialogo tra il genitore e il figlio “disobbediente” è importante, anzi fondamentale! Il controllo sui figli deve essere incisivo ma non oppressivo perché il rapporto maturi, senza creare quelle “fratture” che rendono difficile il dialogo.

Qui potete scaricare il “manuale” «Gli adolescenti e la difficile arte del rendersi indipendenti» che è stato oggetto dell’incontro. Attenzione, da leggere con un pizzico di buon umore!

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